Ebac Campania: dal 2 maggio attivi i bonus per la transizione ecologica

Il contributo richiesto potrà essere utilizzato per l’acquisto di Automobili anche usate della categoria EV, installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica per autoveicoli elettrici

L’ Ente Bilaterale Artigiano della Calabria ha stabilito l’erogazione a favore dei lavoratori dipendenti, un contributo a titolo di aiuto per:

a) l’acquisto di Automobili anche usate, della categoria EV (Electric Vehicle), con linea di Finanziamento dedicata: il contributo è in misura Una tantum pari ad 1.000,00 per gli interessi maturandi sul finanziamento di Auto nuove o usate, Full Electric (se gli interessi
sono inferiori il contributo viene riproporzionato);

b) installazione di impianti fotovoltaici: il contributo è in misura pari ad 1.000,00 per impianti di potenza minima di kwp 2,7 e il richiedente deve attestare di non aver goduto di altre agevolazioni a fondo perduto (sono fatte salve le detrazioni fiscali in dichiarazione);

c) installazione di colonnine di ricarica per autoveicoli elettrici: il contributo è in misura Una tantum pari a 300,00 euro.

La domanda, da parte del lavoratore dipendente con regolarità contributiva di almeno 36 mesi, può essere presentata una sola volta per ogni singola categoria di spesa entro il termine di 60 giorni dalla data di acquisto. 

Per richiedere il contributo la domanda va presentata a mezzo PEC dell’interessato o per il tramite di uno sportello territoriale di Cgil, Cisl, Uil. Alla domanda, oltre alla copia del documento di riconoscimento e codice fiscale, deve essere allegata idonea documentazione attestante la spesa con relativa quietanza.

La prestazione sarà liquidata direttamente al richiedente al netto delle ritenute Irpef e l’anno successivo sarà rilasciata apposita CU.

CCNL Autostrade: previsto un percorso di riqualificazione del personale

Previsto un piano di formazione mirato per il personale del comparto Esazione

Lo scorso 13 maggio è stato sottoscritto da Società Autostrade per l’Italia e le Segreterie Nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Sla-Cisal e Ugl-Vl il verbale di accordo sul progetto di riconversione professionale del personale esattoriale, come stabilito anche dall’Accordo del 5 dicembre 2024.

Viene, pertanto,attivato un piano di formazione mirato per il personale esattoriale, nell’ottica di supportare il processo di crescita e sviluppo professionale verso altri settori operativi aziendali.

Sulla base di ciò sono pubblicatidue differenti bandi per coinvolgere il personale esattoriale in un percorso formativo dedicato al fine di acquisire nuove competenze professionali propedeutiche a ricoprire le seguenti mansioni:

– U.O. Impianti – posizioni di “Addetto Intervento Qualificato di Tratta” e “Addetto Centro Monitoraggio Impianti” (liv. “B1”);

– U.O. Esercizio – posizione di “Operatore dell’Esercizio” (liv. “C”).

CCNL Metalmeccanici: necessaria una riapertura della trattativa

Lo stallo preoccupa imprese e lavoratori del settore

Dopo lo sciopero di 32 ore, a parere della Fim-Cisl, mancano ancora molti punti di incontro per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Difatti, a parere della stessa, il negoziato non è mai partito dopo la presentazione della piattaforma, prolungando una rottura che procede da oltre 6 mesi e portando le grandi e medie aziende a scrivere una lettera di sollecito a Federmeccanica. 

Tale piattaforma prevede un incremento salariale pari a 280,00 euro mensili, in considerazione sia della inflazione che di altri aspetti inerenti all’innovazione organizzativa e dei processi di trasformazione previsti dal Patto per la fabbrica. 

Invece, secondo Federmeccanica, gli aumenti dovrebbero essere erogati all’atto della consuntivazione dell’inflazione. Pertanto, non vengono definiti gli aumenti, e posticipati in base all’andamento dell’inflazione. 

A fronte di ciò, il 20 maggio sono state convocate unitariamente oltre 1500 delegati a Bologna per ribadire la propria posizione e per rilanciare le iniziative per il mese di giugno qualora la trattativa non dovesse riprendere.

L’attribuzione del nuovo codice ATECO ai datori di lavoro già iscritti

Si procederà ad attribuirlo progressivamente a tutte le matricole che, al 1° aprile 2025, risultano già iscritte e che si trovano nello stato “Attiva” o “Riattivata” (INPS, messaggio 13 maggio 2025, n. 1471).

Dopo la recente circolare n. 71/2025 l’INPS torna sul tema dell’introduzione del nuovo codice ATECO 2025. Infatti, dal 1° aprile 2025, l’INPS ha iscritto i nuovi datori di lavoro utilizzando il codice relativo alla nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025, come illustrato nella recente circolare n. 71/2025.

La registrazione del nuovo codice è avvenuta anche per chi ha indicato il precedente codice ATECO 2007, attraverso la conversione automatica del corrispondente codice ATECO 2025.

Ora l’INPS ha comunicato anche che procederà ad attribuire progressivamente il codice ATECO 2025 a tutte le matricole già iscritte alla data del 1° aprile 2025 e che si trovano nello stato “Attiva” o “Riattivata”, alla data del 13 maggio 2025. Il messaggio in commento specifica le modifiche operative dell’operazione. Peraltro, l’attività in questione riguarda tutte le matricole che risultano attive negli archivi dell’Istituto.

Invece, per le matricole che si trovano nello stato “Sospesa”, il passaggio al nuovo codice ATECO 2025 avverrà al momento dell’eventuale riattivazione, secondo modalità particolari, anch’esse illustrate nel messaggio in argomento.

CIRL Edilizia Piccola Industria Confapi Lazio: definiti gli importi dell’EVR 2025



Definiti gli importi dell’Elemento variabile della retribuzione per impiegati e operai


In data 6 maggio 2025 Aniem Confapi Lazio insieme a Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil Lazio hanno siglato un verbale di accordo per determinare gli importi relativi all’Elemento variabile della retribuzione per l’anno 2025, in conformità con quanto disposto dal CIRL del 10 gennaio 2025. La verifica degli indicatori territoriali è stata effettuata raffrontando il triennio 2024/2023/2022 sul triennio 2023/2022/2021.


 


Pertanto, per il periodo 1° gennaio-31 dicembre 2025 la misura dell’EVR stabilita a livello regionale corrisponde al 4% dei minimi tabellari in vigore alla data del 1° gennaio 2023. L’emolumento non ha incidenza sui singoli istituti retributivi contrattualmente previsti, compreso il Tfr. Di seguito gli importi dell’EVR sulla base della positività dei parametri. 


























 
Misura EVR regionale con parametri pari o positivi (4% dei minimi al 1° gennaio 2023) – Impiegati
7° livello – Quadri e 1^ categoria super 68,83
6° livello – 1^ categoria 61,95
5° livello – 2^ categoria 51,62
4° livello – Impiegati di 4° livello 48,18
3° livello – 3^ categoria 44,74
2° livello – 4^ categoria 40,26
1° livello – 4^ categoria primo impiego 34,41

























Misura EVR regionale con parametri pari o positivi (4% dei minimi al 1° gennaio 2023) – Operai
Operai di produzione
4° livello – operaio di 4° livello 0,28
3° livello – operaio specializzato 0,26
2° livello – operaio qualificato 0,23
1° livello – operaio comune 0,20
Operai discontinui
Guardiani (art. 6) 0,18
Guardiani con alloggio (art. 6) 0,16

 

























Misura EVR regionale con 1 parametro negativo (65% dell’EVR fissato a livello regionale) – Impiegati
7° livello – Quadri e 1^ categoria super 44,74
6° livello – 1^ categoria 40,27
5° livello – 2^ categoria 33,55
4° livello – Impiegati di 4° livello 31,32
3° livello – 3^ categoria 29,08
2° livello – 4^ categoria 26,17
1° livello – 4^ categoria primo impiego 22,37

























Misura EVR regionale con 1 parametro negativo (65% dell’EVR fissato a livello regionale) – Operai
Operai di produzione
4° livello – operaio di 4° livello 0,18
3° livello – operaio specializzato 0,17
2° livello – operaio qualificato 0,15
1° livello – operaio comune 0,13
Operai discontinui
Guardiani (art. 6) 0,12
Guardiani con alloggio (art. 6) 0,10